Dante. La visione dell’arte
Museo Civico San Domenico Forlì
Piazza Guido da Montefeltro
Un viaggio nella storia dell’arte tra Medioevo ed età contemporanea, con oltre duecento capolavori selezionati dal Duecento al Novecento: da Giotto, Lorenzo Lotto, Michelangelo, Tintoretto, fino ad arrivare a Casorati, Sartorio e tanti altri maestri del secolo scorso.
Con Dante. La visione dell’arte la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e le Gallerie degli Uffizi, nell’ambito delle celebrazioni promosse dal Ministero della Cultura, racconteranno a 360 gradi la figura del Sommo Poeta, nel 7° centenario della sua morte.
Frutto di un robusto sodalizio tra i due enti, l’esposizione non è solo occasione per dare corpo all’anniversario dantesco: nel momento difficile che il mondo intero sta vivendo intende rappresentare anche un simbolo di riscatto e di rinascita, non solo del nostro Paese ma del mondo dell’arte e dello spirito di cultura e civiltà che essa rappresenta.
Il progetto nasce da un’idea di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e di Gianfranco Brunelli, Direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Curatori della mostra sono il Professor Antonio Paolucci e il Professor Fernando Mazzocca, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico.
La scelta di Forlì come scenario dell’esposizione è parte di una strategia di valorizzazione di un luogo e di un territorio che non costituisce solo un ponte naturale tra Toscana ed Emilia-Romagna. Forlì è città dantesca. A Forlì Dante trovò rifugio, lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, presso gli Ordelaffi, signori ghibellini della città. A Forlì fece ritorno, occasionalmente, anche in seguito.
La mostra affronta un arco temporale che va dal Duecento al Novecento. Per la prima volta l’intimo rapporto tra Dante e l’arte viene interamente analizzato e ricostruito, presentando gli artisti che si sono cimentati nella grande sfida di rendere in immagini la potenza visionaria di Dante, delle sue opere, ed in particolare della Divina Commedia, che hanno trattato tematiche simili a quelle dantesche, o ancora che hanno tratto da lui episodi o personaggi singoli sganciandoli dall’intera vicenda e facendoli vivere in sé.
Circa cinquanta, tra dipinti, sculture e disegni, le opere delle Gallerie degli Uffizi, coorganizzatrici del grande evento espositivo, che arricchiscono il percorso espositivo. Tra queste, un corpus di disegni a tema di Michelangelo e di Zuccari. I celebri ritratti del Poeta di Andrea del Castagno e di Cristofano dell’Altissimo. E poi l’Ottocento con Nicola Monti, Pio Fedi, Giuseppe Sabatelli, Raffaello Sorbi e il capolavoro di Vogel von Volgestein, Episodi della Divina Commedia.
Non solo gli Uffizi hanno aperto i loro ‘scrigni danteschi’, per la mostra arriveranno prestiti dall’Ermitage di San Pietroburgo, dalla Walker Art Gallery di Liverpool, dalla National Gallery di Sofia, dalla Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, dal Museum of Art di Toledo, dai Musée des Beaux-Art di Nancy, Tours e Anger; e poi dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalla Galleria Borghese, dai Musei Vaticani, dal Museo di Capodimonte, solo per citarne alcuni.
Con uno stile magniloquente e antologico, l’esposizione condurrà il visitatore alla scoperta della crescente leggenda di Dante attraverso i secoli. La prima fortuna critica del Poeta verrà mostrata attraverso le più antiche edizioni della Commedia e alcuni dei più importanti Codici miniati del XIV e XV secolo. Apposite sezioni saranno dedicate alla sua fama nella stagione rinascimentale, alla riscoperta neoclassica e preromantica del suo genio, alle interpretazioni romantiche e novecentesche della sua opera ed eredità; capitoli a parte verranno dedicati all’ampia e fortunata ritrattistica dedicata all’Alighieri nella storia dell’arte, al tema del rapporto tra Dante e la cultura classica, alla figura di Beatrice, che il Poeta eleva ad emblema del rinnovamento dell’arte e delle sue stesse positive passioni.
Protagonisti della mostra saranno anche le molteplici raffigurazioni che alcuni tra i più grandi artisti hanno offerto nel corso della storia della narrazione dantesca del Giudizio universale, dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Il percorso si concluderà con capolavori ispirati, nella loro composizione, al XXXIII canto del Paradiso.
Il giudizio e la gloria
ApprofondisciDante illustrato dal trecento al cinquecento
ApprofondisciDante e la riscoperta del medioevo
ApprofondisciIl Culto civile
ApprofondisciLa grafica e le edizioni a stampa tra sette e novecento
ApprofondisciDante e l’autorità degli antichi
ApprofondisciDante e la virtù politica
ApprofondisciVita nuova, rime
ApprofondisciIl sogno di Dante
ApprofondisciTra la perduta gente
ApprofondisciAmor, c’ha nullo amato amar perdona
ApprofondisciNoi veggiam, come quei che ha mala luce / le cose
ApprofondisciQuella sozza immagine di froda
ApprofondisciLa bocca sollevò dal fiero pasto
ApprofondisciIo non morì e non rimasi vivo
ApprofondisciRicordati di me
ApprofondisciLa gloria di colui che tutto move
ApprofondisciVergine madre, figlia del tuo figlio
ApprofondisciOpere all'interno della mostra
Vergine Consolatrice
William Adolphe Bouguereau - 1877, olio su tela. Parigi, Musée d’Orsay (in deposito presso Musée des Beaux-Arts, Strasburgo)
Dante in paradiso
Vlaho Bukovac - 1899, olio su tela. Gruda, Museums and Galleries of Konavle / House Bukovac
Bozzetto per il Monumento a Dante Alighieri
Paolo Troubetzkoy - 1893, bronzo. Verbania, Museo del Paesaggio
Dante e Beatrice
William Dyce - 1840-1850, circa olio su tela. Aberdeen Art Gallery & Museums Collections
Trasfigurazione
Lorenzo Lotto - 1511, circa olio su tavola. Recanati, Museo Civico Villa Colloredo Mels
La Morte (dal ciclo Il Poema della Vita Umana)
Giulio Aristide Sartorio - 1907, olio ed encausto a freddo su tela. Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro
Dante e i dieci episodi della Divina Commedia
Carl Christian Vogel von Vogelstein - 1842-1844, olio su carta. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria d’arte Moderna
Per sé e per suo ciel concepe e figlia (Purgatorio, XXVIII, 113)
Felice Casorati - 1917, Tempera su tela. Collezione privata, courtesy Galleria Narciso, Torino
Busto di Virgilio
Carlo Albacini - 1790 circa, marmo. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria d’arte Moderna
Paolo e Francesca all’inferno
Jean-Jules-Antoine Lecomte Du Nouÿ - 1863, olio su tela. Sète, Musée Paul Valéry