Una riscrittura drammaturgica di Roberto Longhi critico di Caravaggio. Un corpo a corpo tra il grande critico d’arte e il genio del ‘600
Spettacolo realizzato in collaborazione con CMC – Centro Culturale di Milano e Teatro degli Incamminati in occasione della mostra L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio.
Michelangelo Merisi scoperto “dentro” i suoi segreti pittorici con Roberto Longhi che gli è accanto, mentre toglie, con pazienza, via via, i sipari della scena luminosa e buia dove sono in posa i modelli e nascono le opere: “Me pinxit”.
Dalla Natura morta, al ciclo di San Matteo in San Luigi, dalla Cena in Emmaus alla Maddalena penitente, dalla Madonna dei pellegrini alla Decollazione di San Giovanni fino alle Sette opere di Misericordia, attraverso le parole del grande critico fiorentino. Non ci sono buone maniere, non è affar loro. I due hanno altro a cui tendere, qualcosa di vero, illuminato, che li tiene e li sostiene. Così il monologo contiene il dialogo.
La riscrittura drammaturgica messa in scena cerca di sintetizzare i saggi che Longhi scrisse, a partire dal 1923, attorno al grande pittore e il cui studio culminò con l’epocale mostra a Palazzo Reale del 1951, che fece esplodere non solo la conoscenza popolare di Caravaggio ma anche l’eccellenza di quel luogo espositivo. Longhi scoprì Caravaggio sia nel senso che attribuì molti quadri che fino a quel momento non avevano autore, sia nel senso che ne scoprì la grandezza. La sua rivoluzionarietà.
“Il pubblico cerchi dunque di leggere ‘naturalmente’ un pittore che ha cercato di essere ‘naturale’, comprensibile; umano più che umanistico; in una parola, popolare” (Roberto Longhi)
Di e con ANDREA CARABELLI
Realizzazione tecnica di Ivano Conti
Venerdì 4 maggio 2018, ore 21
Musei San Domenico di Forlì, Sala del Refettorio
INGRESSO GRATUITO