Refettorio dei Musei San Domenico.
11 Marzo – 8 e 22 Aprile, 6 e 20 Maggio, dalle 15 alle 19
Vieni a conoscere i vini di Poderi dal Nespoli. Vi aspettiamo nel Refettorio dei Musei San Domenico dalle 15 alle 19 per cinque domeniche: 11 Marzo, 8 Aprile, 22 Aprile, 6 Maggio, 20 Maggio.
Dopo la Mostra, passa alla Bottega del Vino di Poderi dal Nespoli. Per tutti coloro che esibiranno il biglietto d’ingresso della mostra, visita guidata e degustazione gratuita.
Non sai come arrivare? Approfitta della navetta gratuita, solo nelle giornate di domenica 29 Aprile e 13 Maggio con partenza alle 15.30 dal piazzale del Museo. Poderi dal Nespoli, Villa Rossi, 50 47012 Nespoli (FC).
Per informazioni: info@poderidalnespoli.com.
Poderi dal Nespoli, nel cuore della Romagna, dal 1929 coltiva e seleziona le migliori uve per produrre i suoi vini e portarli in tutto il mondo.
Oggi guarda al futuro, mirando a creare un’azienda agricola unica ed innovativa, con l’obiettivo di promuovere la cultura del vino e della nostra regione.
Dal 2010, la cantina intraprende un nuovo percorso, con l’integrazione tra la tradizione e la storia vinicola della famiglia Ravaioli e il rinnovamento e il know-how tecnico e commerciale della famiglia Martini, in un perfetto e solido equilibrio.
Situata nell’area della valle del fiume Bidente, tra Cusercoli e Civitella di Romagna, ai piedi degli Appennini Tosco-Emiliani, Poderi dal Nespoli è una delle aziende produttrici più famose della regione ed è conosciuta ormai anche a livello internazionale soprattutto per la sua espressione autentica del Sangiovese di Romagna.L’azienda, così profondamente radicata nel territorio romagnolo, crede fortemente nella sua ricchezza e potenzialità. Proprio per questo sceglie di sostenere le collaborazioni che promuovono la Romagna come terra di cultura e di buon vivere, perché possa essere conosciuta come regione di rilevanza anche in ambito internazionale.
“Siamo orgogliosi di essere partner del Museo San Domenico per la mostra “L’eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio”, come momento di grande valore culturale.”
