Il carattere romantico: ragione e sentimento
Nella prospettiva di una estetica dinamica, la cultura e la vita non riflettono più i modelli antichi. Figure europee quali Schlegel, M.me de Staël, Chateaubriand, Manzoni, descrivono un diverso centro dell’inquietudine romantica, tra dramma e storia. Le classi dirigenti della Restaurazione si conformano alle regole di bon ton e di eleganza aristocratici, ma rifiutandone il fasto esteriore e l’ostentazione per adottare una sobrietà intima. Soprattutto nel ritratto le vecchie e le nuove élite trovano la propria forma di rappresentazione più congeniale, in grado di tradurre lo status, ma soprattutto la dimensione intima e familiare, la psicologia e i sentimenti dei protagonisti di una società rinnovata. Artisti come Bezzuoli, Molteni, Girodet–Triosson, Hayez saranno tra gli indiscussi protagonisti di questa stagione.
Mentre la moda maschile è avara di colori e di ornamenti, ma richiede un taglio inappuntabile, l’eleganza raffinata e ricercata, senza vanità, delle dame segue il revival storicista del Medioevo e del Rinascimento. Le grandi scollature, le maniche ampie e rigonfie, lo stretto corpetto tagliato in vita e le gonne sempre più allargate, suggeriscono una silhouette femminile di fragile delicatezza e di candido pudore. Questa linea è la più adatta alle fanciulle romantiche e virtuose della nuova età, la cui esistenza di raffinate registe di mode e maniere è circoscritta in un recinto domestico che ne definisce ruoli e compiti, lontano dalla vita pubblica, sia politica sia economica.